Il 28 novembre, Repubblica ha dedicato un lungo articolo al nostro progetto. Eccolo:
Un parco in mezzo ai grattacieli:
ecco il sogno del quartiere Isola
Mille firme raccolte nel quartiere in fase di cementificazione. “Vogliamo uno spazio verde dove oggi c’è un parcheggio”. Tutti sono pronti a lavorare con le proprie mani
di FRANCO VANNI
Sognano un parco fra i grattacieli e si candidano ad attrezzarlo con le proprie mani, se Palazzo Marino darà loro l’autorizzazione. Un gruppo di cittadini dell’Isola — quartiere che più di altri subisce lo stravolgimento urbanistico che sta cambiando il volto di Milano — si sono costituiti in associazione, hanno raccolto oltre mille firme grazie a banchetti e gazebo, e hanno messo a punto un progetto che in questi giorni hanno sottoposto al Comune. «Vogliamo uno spazio verde per i nostri bambini — dice Cecilia, 28 anni, studentessa di Ingegneria ambientale — un angolo protetto di gioco, dove i piccoli possano conoscere le piante del nostro territorio». L’area scelta dall’associazione è il piccolo lembo di suolo di proprietà comunale compreso fra via Pepe, il cavalcavia Bussa e via Borsieri, alle spalle dei cantieri che stanno portando migliaia di metri cubi di cemento nell’area che un tempo ospitava la Stecca degli artigiani, oggi abbattuta, e il suo parco. I cittadini di Isola Pepe Verde, così si chiama l’associazione, hanno aperto un gruppo su Facebook che ha già 250 iscritti. In una serie di presentazioni pubbliche nel quartiere hanno illustrato l’aspetto che avrebbe il piccolo parco che sognano: aiuole curate, giochi attrezzati per i più piccoli e passerelle in legno che permettano di visitare il piccolo giardino anche ad anziani e disabili. Oggi il terreno è occupato da un prato incolto e da un parcheggio, che nelle loro intenzioni dovrebbe sparire per fare posto a piante di pomodoro e vasi di gardenie. I cittadini hanno anche provato a portare nello spiazzo vasi di fiori e piante, in una sorta di flash mob del verde, per «abituare l’occhio dei passanti a come sarebbe bello avere lì un giardino». All’associazione hanno aderito decine di attivisti che promuovono la cultura verde in città, da Ortodiffuso, che riunisce gruppi di “coltivatori urbani”, al comitato Acqua pubblica. Da Ciclobby, che si batte per una mobilità «a emissioni zero», fino ai gruppi contro il nucleare. Il progetto del parco prevede due fasi. La prima, che potrebbe partire subito dopo avere ottenuto l’autorizzazione del Comune, non richiede lavori strutturali e sarebbe gestita anche economicamente dagli abitanti, che arrederebbero la zona con vasi ed “ecobox”. La seconda fase per cui l’associazione cerca invece un piccolo aiuto economico, da Palazzo Marino o da sponsor privati, prevede invece la rimozione dell’asfalto nell’area oggi usata come parcheggio e deposito edile. «Abbiamo già proposto il progetto ai vari assessorati comunali coinvolti, dai Lavori pubblici all’Urbanistica — dice l’artista Berth Theis, attivo nell’associazione — le reazioni sono state positive, ora si attende un atto amministrativo che ci consenta di lavorare». Martedì alle 21 in via Confalonieri 1, allo spazio comunale Medionauta, gli attivisti di Isola Pepe Verde faranno una nuova presentazione al quartiere di come l’area sarebbe trasformata.